Visura camerale e certificato camerale sono due tipologie di documento molto affini, non solo nella loro denominazione, le quali tuttavia non sono esattamente corrispondenti.
In quest’articolo scopriremo di che cosa si tratta, prendendo in analisi sia i punti in comune che le differenze.
Visura camerale e certificato camerale: gli elementi in comune
L’elemento in comune più importante che contraddistingue questi due documenti è senz’altro il loro contenuto: entrambi, infatti, contengono delle informazioni su una determinata impresa, qualunque sia la sua forma giuridica.
Può capitare in tantissime occasioni, ovviamente, di voler sapere di più su un’azienda, magari nelle procedure di scelta di fornitori, nell’instaurazione di partnership, o anche per valutare l’impresa come potenziale cliente, e questi documenti forniscono, da questo punto di vista, un quadro nitido e completo.
Nello specifico, questi documenti indicano il tipo di attività svolta dall’impresa oggetto di attenzione, gli estremi dell’iscrizione alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, la partita IVA, la sede legale, l’oggetto sociale, il capitale sociale, i titolari ed i soci (con indicazione delle relative quote), gli amministratori e l’iscrizione ad albi, ruoli e licenze.
Quanto ai punti in comune tra questi due documenti, si segnala anche il fatto che entrambi, oggi, si possono ottenere comodamente online, senza doversi recare presso degli uffici con tutte le perdite di tempo che ne conseguono, anche in termini di celerità di rilascio.
In che modo? Si può ad esempio ottenere una visura camerale su Ivisura.it, noto sito Internet specializzato che, in modo analogo, può rilasciare anche un certificato camerale.
Infine, sia visura camerale che certificato camerale possono essere richiesti tanto nella versione ordinaria, la quale si limita a fornire informazioni sullo stato attuale dell’impresa, che nella versione storica, contenente appunto uno storico di tutti gli eventi che l’hanno contraddistinta, ad esempio anno di fondazione, eventuali cambi della titolarità, eventuali modifiche della forma societaria e quant’altro.
Chiariti questi aspetti, andiamo ora a scoprire le differenze tra questi due documenti.
Le differenze tra visura camerale e certificato camerale
La differenza sostanziale tra la visura camerale e il certificato camerale è il fatto che quest’ultimo documento, a differenza del primo, è un documento ufficiale, con validità legale, mentre la visura camerale ha un carattere prettamente informativo.
Volendo essere più precisi, la visura camerale riporta tutte le informazioni relative ad una determinata società riportate presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, mentre il certificato camerale è un’attestazione della regolare iscrizione al medesimo ente.
Proprio per via di questa sua caratteristica, il certificato camerale si presenta in modo differente anche dal punto di vista materiale, è infatti un documento rilasciato su carta filigranata, munito di bollino che ne assolve i diritti di segreteria e che attesta la sua autenticità.
Visura camerale e certificato camerale differiscono anche per il prezzo: il certificato camerale, in quanto documento ufficiale, ha un costo superiore, ad ogni modo si può assolutamente affermare che le spese da sostenere per ottenere questi documenti sono in entrambi i casi del tutto accessibili.